Chi stava per attaccare la Cina?

L'Impero Celeste sta prendendo seriamente in considerazione la possibilità di uno sciopero preventivo in caso di un aumento della situazione della politica estera e la continuazione delle minacce al paese. La nuova dottrina militare, che si sta seriamente sviluppando in Cina, è chiamata la "strategia di pianificazione proattiva".

Fino a poco tempo fa, l'esercito cinese, infatti, come tutti gli eserciti dell'ex blocco socialista, si stava preparando esclusivamente per una guerra di difesa. Tuttavia, un cambiamento nelle circostanze della politica estera costrinse il Partito Comunista e il Ministero della Difesa del paese a riconsiderare in qualche modo le linee guida. In particolare, viene presa in considerazione l'opzione di consegnare un colpo inaspettato al nemico.

Nei media del paese, sempre più minacciosamente, ci sono inviti a riorientare l'esercito dal pensiero di difesa al preventivo.

Secondo il South China Morning Post, la Cina è diventata più forte sia economicamente che in termini di influenza sulla politica estera e non permetterà a nessuno di interferire nei suoi affari interni.

La situazione geostrategica in tutto il paese continua a scaldarsi. Già in diverse occasioni sono state sentite minacce da Washington per scatenare una guerra fredda contro la Cina. Pechino è accusata di tentare di manipolare la democrazia americana. Inoltre, l'iniziativa di creare un esercito paneuropeo "per bilanciare" contemporaneamente Stati Uniti, Russia e Cina è in giro per l'Europa.

In generale, si deve presumere che Pechino sia stanca di tale atteggiamento. E decise di dare una risposta acuta.

A proposito, attualmente in Cina, la modernizzazione dei sistemi di armi cibernetiche e lo sviluppo dei più recenti veicoli aerei senza equipaggio sono in pieno svolgimento.

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